Il segreto per fare marketing con le Instant Messaging Apps
Oh yes, la diffusione e l’utilizzo delle applicazioni di instant messaging è sotto gli occhi di tutti: WhatsApp, WeChat, Line, iMessage, Google Hangout, Messenger di Facebook, Snapchat, Viber e tanti altri. Ciò che accomuna queste applicazioni è la possibilità per gli utenti di inviare e ricevere messaggi privati istantanei sfruttando la connessione Internet e, ormai, sono milioni gli italiani che, soprattutto in mobilità, si affidano alle applicazioni di instant messaging per chattare con amici e colleghi.
Ma al di là del trend accattivante che fa molto “back to the (mobile) future” e fa molto “il social media marketing è morto“, le aziende possono concretamente trarre vantaggio da queste applicazioni per comunicare in tempo reale con i propri clienti? E quali aziende? Anche le piccole e medie imprese oppure solo i grandi?
Forse un po’ sì e forse un po’ anche il micro-imprenditore può seguire la scia perché, a mio avviso, la vera potenza dell’IM sta proprio nella possibilità di stabilire una comunicazione one-to-one (o al massimo one-to-few, come i gruppi) con gli utenti: #truestory.
Vi sparo tre esempi zero/low budget, tutti replicabilissimi o quasi.
1) Customer Care
Potete utilizzare l’IM per fornire informazioni e/o assistenza agli clienti. Riuscire ad instaurare una relazione con il singolo cliente, permetterà la fidelizzazione e la reputazione, a patto che le vostre risposte siano sempre tempestive ed esaurienti.
Per esempio, se avete una struttura ricettiva come un albergo o un bed&breakfast, potete assistere le persone e incrementare le prenotazioni grazie alle Instant Messaging Apps. Tanto per capire il giusto approccio, cinque minuti dopo aver confermato la camera su Booking.com, ho ricevuto questo messaggio:
Nulla di diverso rispetto al tradizionale SMS – direte voi – ma pensate alla comodità e ai minori costi di uno scambio di messaggi internazionali via IM rispetto all’SMS. E allora perché non inviare una semplice email? Beh, perché avere un numero cellulare diretto ci rassicura del fatto di poter parlare direttamente e in tempo reale con il nostro interlocutore e, quindi, saremo più propensi a consigliare e a recensire positivamente quella struttura piuttosto che un’altra.
2) Promozione & IM-commerce
Alcune app – come WeChat – vanno oltre alla semplice funzione di messaggistica istantanea e offrono la possibilità di caricare contenuti e sfruttando il GPS. Quest’ultima funzione può essere sfruttata da un negozio di città per vedere chi si trova nelle vicinanze e per inviare segnalazioni su promozioni in atto all’interno del punto vendita. Il caso della parrucchiera della mia compagna è emblematico per far capire come inviare coupon e sconti fino alla vera e propria vendita tramite WhatsApp [l’avrei ribattezzata IM-commerce (cit.), vi piace?].
3) Engagement & customization
Alcuni programmi TV utilizzano abbondantemente le applicazioni di Instant Messaging per permettere agli spettatori di esprimere il loro giudizio, tramite messaggi e file multimediali. Spesso i messaggi ricevuti vengono letti in diretta, così il pubblico è più stimolato a interagire. L’immediatezza e l’assenza di costi, se non quello della connessione alla rete, rendono questi servizi particolarmente adatti a questo tipo di relazione. Se sei una radio o un giornale locale, rifletti se vale la pena affiancare il canale IM alla classica pagina facebook. Infine, una PMI o un artigiano qualsiasi può distribuire via app contenuti speciali, immagini e adesivi, gadget personalizzati e altro collegato a piccoli contest.
Per chiudere, in un’epoca in cui la comunicazione avviene
principalmente in mobilità, queste applicazioni possono diventare dei validi strumenti per il marketing e rivelarsi un’arma vincente per comunicare in modo efficace con i clienti solo se aggiungono un pezzettino di valore alla vita delle persone, senza risultare mai intrusive e mai troppo “solo” pubblicitarie.
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