Quando aprire e non aprire un blog aziendale?

La diffusione dei blog personali come mezzo di auto-espressione ha fatto in modo che chiunque potesse diventare un autore, esprimendo la propria opinione in modo più o meno professionale. Di conseguenza, il giudizio positivo e negativo di un blogger affermato può influenzare a cascata il pensiero di migliaia di utenti.

Parallelamente, per un’azienda, essere presenti nella blogosfera con un corporate blog può essere un ottimo modo per avvicinarsi ai propri clienti e trovarne di nuovi, a patto che i contenuti offerti non si limitino a semplici offerte promozionali ma siano di qualità e di utilità per i lettori. Tutto ciò porterà diversi vantaggi, come:

  • creazione di un dialogo con i clienti;
  • rafforzamento del legame di fiducia;
  • aumento della brand awareness;
  • condivisione dei contenuti sui social network;
  • miglioramento del posizionamento sui motori di ricerca;
  • racconto in prima persona delle qualità dei prodotti/servizi e di come questi hanno aiutato altre persone;
  • racconto aziendale, mostrando magari il lato umano oltre che l’autorevolezza.

Spesso l’apparente semplicità nell’apertura di un blog aziendale porta molte imprese a iniziare quest’avventura, ma altrettanto spesso le conseguenze possono essere tragiche: un blog non aggiornato o eccessivamente autoreferenziale può ledere l’immagine e può diventare uno strumento di comunicazione critico. Pertanto ecco alcune riflessioni per capire quando aprire e quando non aprire un corporate blog.

blog personale corporate blog

  1. Un blog è prima di tutto un investimento: se al momento non potete permettervi collaboratori (interni o esterni) esperti e capaci in questo campo, non fatelo.
  2.  Avete stilato un piano editoriale prima di iniziare a scrivere post? Se la risposta è “No” fermatevi. Decidere in anticipo quali saranno le categorie principali, i contenuti di dettaglio e con quale cadenza pubblicarli, è una parte fondamentale della strategia. Avere qualche buona idea per iniziare non è sufficiente e il rischio è di non avere più niente da dire passate le prime settimane di slancio.
  3. Avete deciso a chi affidare la gestione del blogIncaricare un collaboratore qualunque, pensando che sia sufficiente scrivere bene, potrebbe rivelarsi un errore ai fini della gestione complessiva.

Dietro ad ogni blog di successo c’è uno staff di persone competenti del campo che oltre a produrre testi originali e utili per gli utenti, monitorano e rispondono ai commenti (soprattutto a quelli negativi).

Riassumendo, la gestione di un blog aziendale è uno sforzo consistente e prima di decidere di aprirne uno è importante stilare una strategia di comunicazione con un team di esperti.

Jacopo Pasquini

Consulente e docente di marketing e comunicazione digitale, specializzato in Web Marketing e UX Design. Ho iniziato a navigare su Internet nel 1997 con un modem 56k, oggi lavoro come freelance per aziende, agenzie, università.

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2 Comments
  • GiulIa

    2 marzo 2014 at 0:47 Rispondi

    Salve, è qualche mese ormai che studio le varie possibilita’ presenti sul web. Ero molto indecisa se aprire o meno Un blog! Dopo molte analisi e VALUTAZIONI volevo partire, il mio vorrebbe essere un blog diretto a famiglie e Creativi, ne vale la pena nel 2014 o l’web ormai e’ invaso da questo tipo di blog? Aggiornandolo coStantemente con contenuti interessanti in quanto teMpo potrei sperare di ottenere una certa visibilita’?

    • Jacopo Pasquini

      3 marzo 2014 at 8:22 Rispondi

      Ciao Giulia, spiegami meglio per favore “famiglie e Creativi”… 🙂

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