Social Media Marketing: low cost o no cost?
1 marzo 2010
In
Web Marketing
Come promesso seppur in ritardo (chiedo venia), ecco le slide scaricabili dell’intervento “Social Media Marketing: low cost o no cost?” che ho tenuto all’evento Lumen illumina Mettiamocilatesta.it.
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A beneficio di chi non era presente a Firenze il 18 febbraio, faccio un breve riepilogo degli argomenti trattati e provo ad integrare il documento con alcune considerazioni.
- La definizione stessa di Social Media Marketing che leggiamo su Wikipedia non ci soddisfa molto: sintomo evidente che la materia è ancora sfuggente e trasversale nella comunicazione d’impresa (advertising, PR, online etc…).
- Parola chiave è “Conversazione” per stabilire un dialogo tra la marca e le persone.
- Social Media Marketing non significa solo Social Network, piuttosto significa scegliere con professionalità gli strumenti più adatti della comunicazione partecipativa (vedi il Prisma di Brian Solis).
- I numeri del Social Media Marketing sono impressionanti: può piacere o non piacere a livello personale, ma per chi deve comunicare marche e prodotti è un fenomeno non sottovalutabile.
- E’ cambiato il comportamento d’acquisto delle persone che oggi più che mai prendono decisioni basate sulla fiducia e sul passaparola. Assuefazione e anticorpi nei confronti della pubblicità persuasiva e seduttiva classica, magari scontata e poco creativa?
- Social Media Marketing non è la panacea di tutti i mali! Dobbiamo porci obiettivi cognitivi, emotivi e comportamentali raggiungibili, pertinenti e misurabili.
- Il brand post-moderno rimbalza tra una tecnica ed un’altra del marketing non-convenzionale: viral, tribal, guerrilla, ambient, buzz e chi più ne ha più ne metta. L’online branding vincente passa in ogni caso da una marca conversatrice, conversata e conversabile (vedi qui e qui).
- La Case history IKEA Facebook showroom ci ha fatto riflettere sul potere della creatività e del coinvolgimento (engagement). Si aprono nuovi mondi espressivi/promozionali per le grandi ma anche per le piccole e medie imprese? Dipende da numerosi fattori, primi fra tutti la “cultura” comunicativa ed il supporto di professionisti.
- Concludendo la risposta alla domanda “Social Media Marketing: low cost o no cost?” è stata “Low cost si!” ma “No cost, no!” perchè la costruzione di una relazione di lungo periodo tra brand e persone ha bisogno di tempo, impegno, dedizione, volontà e capacità. Tutto questo richiede un budget limitato rispetto ai media tradizionali, ma richiede comunque un budget!
Ringrazio ancora una volta i ragazzi della Milc e ringrazio anche tutti i partecipanti per la bella discussione; mi farebbe piacere leggere qualche vostro commento!
Altre foto dell’evento qui.
mettiamocilatesta
2 marzo 2010 at 10:40Doctor Brand suggerisce che la marca è conversatrice, conversata e conversabile. Queste caratteristiche impongono, a prescindere dalla grandezza del budget a disposizione, di ideare azioni di promozione che siano ottimiste, adattabili, creative e competenti.
Così come il senso del viaggio risiede nel viaggio stesso, così il valore della marca risiede nell’imperscrutabile e inimmaginabile mondo che si cela dietro alle relazioni che crea.
Possiamo decidere quando e come ma non possiamo esimerci dal partire. Buon viaggio!
Doctor Brand
2 marzo 2010 at 16:30Bellissimo commento: allacciamo le cinture ragazzi, qui si parte davvero…
Jose Gragnaniello
2 marzo 2010 at 10:41Bravo Jacopo, bel lavoro!
Doctor Brand
2 marzo 2010 at 16:29Grazie Jose!