Le 7 fobie dei Marketing Manager sui Social Media
15 febbraio 2010
In
Web Marketing
Cosa c’è di peggio per un brand che spinge comunicativamente sui social network e sui new media? Quali sono le situazioni più critiche da affrontare? Vediamo insieme alcune ipotesi tragicomiche, in ordine di gravità, rielaborate da questo post che ho letto su Socialmediabiz.
Gestione dei commenti e dei feedback negativi: i navigatori hanno tutti gli strumenti per criticare, reclamare, mettere in cattiva luce e distruggere prodotti e marche. Lo possono fare direttamente negli spazi web proprietari, piuttosto che in qualsiasi blog, forum, sito o social media. “Capo, ma questi parlano di noi davero!!!“.
- Perdita del controllo del brand: a chi appartiene oggi la marca? Ormai c’è un rapporto paritario tra azienda e consumatore; non sono rare le distorsioni reputazionali che a volte si trasformano in perdita di controllo totale. “Capo, è ufficiale: il re è nudo“.
- Fuga di notizie e divulgazione di segreti aziendali: la facilità e la velocità nel trasmettere informazioni potrebbero rovinare pianificazioni strategiche e tattiche. Basta un dipendente infedele piuttosto che eccessivamente divulgativo per creare danni enormi al business. “Capo, non so come sia possibile ma su Internet ho letto un’anteprima del nostro prodotto top-secret…“.
- Attacchi diretti della concorrenza e falsi rumors: brand particolarmente aggressivi e privi di scrupoli non hanno certo difficoltà a giocare tutte le proprie carte, comprese quelle false come gli account-fake, pur di aumentare quote di mercato. “Capo, oh my god! Facciamo un comunicato stampa di risposta??? Oppure gli replichiamo con un video su Youtube???“
- Scarse competenze e professionalità per affrontare il web 2.0: senza formazione, conoscenze e voglia di provarci sul serio sarà molto difficile ottenere risultati degni di nota o, almeno, decorosi. “Capo, nessuno nasce imparato ma qui sembra di essere alla Corrida dilettanti allo sbaraglio: sarà il caso di farsi aiutare da qualcuno bravo???“.
- Basse interazioni e basse conversazioni sul brand: un classico. Tutti i social network sono configurati e customizzati in immagine coordinata, il blog aziendale profuma di nuovo, il sito è ottimizzato SEO, avete speso un botto nel SEM ma non succede niente. Zero pubblico, pochi sostenitori e quei pochi non sono molto attivi, anzi. Perchè? Forse in realtà state facendo un monologo e non un dialogo? O forse perchè non pubblicate contenuti interessanti e di valore? “Capo, ma non bastava aprire una fan page su Facebook per essere giovani e dinamici; che faccio, opto per una ripassatina veloce al Bignami???“.
- Mancanza di metriche ufficiali di misurazione: come calcoliamo il ROI? Quali KPI qualitativi e quantitativi scegliamo? Esistono parametri ufficiali e condivisi? “Capo, come giustifichiamo al top management gli investimenti??? Perchè non facciamo finta di niente, magari prima o poi se ne scordano…“.
Insomma, in bocca al lupo a tutti i Responsabili Marketing e Comunicazione che hanno letto fin qui il mio articolo e, se posso dare un umile consiglio, osate osate e osate!
Casomai i risultati arriveranno lentamente e si spalmeranno durante la relazione di lungo periodo che il vostro brand instaurerà con le persone. Coraggio e professionalità garantiranno le migliori soddisfazioni.
Massimo
5 ottobre 2010 at 13:05Ciao, ho da poco aperto una pagina fan su Facebook per la mia azienda e siccome per me è una nuova esperienza sto contemporaneamente studiando e sperimentando per migliorarmi.
Mi daresti un consiglio concreto su come calcolare il Roi? Come faccio a scegliere i KPI adatti?
Grazie mille e complimenti per il tuo blog 🙂
Doctor Brand
5 ottobre 2010 at 19:49Ciao Massimo, grazie per i complimenti.
Per quanto riguarda il ROI ti consiglio questa presentazione:
http://www.slideshare.net/mirkolalli/social-media-marketing-tracking-roi
Per i KPI ti metto alcuni esempi per il web marketing in generale:
KPI quantitativi
numero visitatori unici, pagine consultate, tempo trascorso, frequenza di rimbalzo, numero di email e form compilati, numero di post nel blog, numero di commenti nel blog, numero follower/fan dei social, numero condivisione contenuti, numero interazioni totali nei social, incremento rank SEO, numero backlink, numero vendite, numero contatti customer care
KPI qualitativi
tipologia di commenti (positivi, negativi, neutri), customer sentiment, qualità della conversazione, feed-back
A presto,
Jacopo
Alfonso Di Lieto
9 dicembre 2010 at 13:58Post attualissimo a 10 mesi di distanza 🙂