Finalmente una direct mail di suc(cesso)

La buona notizia è che gli amici della raccolta differenziata avranno lavoro garantito ancora per un bel pò; dormite tranquilli ragazzi perchè, come dice anche il mio amico Luigi, le nostre cassette postali sono strapiene di flyer, buste e cartoline inutili.
La cattiva notizia è che c’è ancora chi continua a buttare via soldi in letterine di finto amore promozionale di risparmio [gratis], tuttavia a pagamento, nonchè prive di destinatario preciso e qualificato.

 

Poi ad un certo punto, il dubbio: dare del “Signor” ad una “Sig.na“, reiterato e ripetuto varie volte anche all’interno del volantino, sarà stato mica un colpo di genio per attirare attenzionalità? Mica sarà stato ideato da uno di quei consulenti che si presentano in Porsche, capello pomatato di gel, Rolex Submariner nero, Montblanc in oro bianco, tariffa 1.000 euro al giorno??? No, temo non sia andata così…
Che vi piaccia o no, il direct marketingold-style” che avete imparato nei banchi universitari – anno accademico 1980/81 – è già morto e sepolto. Se proprio non riuscite a farne a meno, almeno prendete spunto da idee creative geniali, come queste ad esempio!

Jacopo Pasquini

Consulente e docente di marketing e comunicazione digitale, specializzato in Web Marketing e UX Design. Ho iniziato a navigare su Internet nel 1997 con un modem 56k, oggi lavoro come freelance per aziende, agenzie, università.

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4 Comments
  • micheleferrucci

    23 gennaio 2010 at 0:39 Rispondi

    secondo me la definizione di direct marketing è variabile e costante.
    può sembrare un paradosso ma così non è:

    – varibile, perchè nel tempo cambia: dal cartaceo tipo poster alla pagina del giornale, sino ad arrivare al flyer. ora invece il direct marketing lo si fa tramite il web e gli spazi pubblicitari che, per esempio, trovi nei siti o nei blog: essi però se in precedenza erano per la maggiorparte di tipo “push” [il giornale ci propinava l’info, il pr ci dava il volantino del locale ecc ecc], ora si basa tutto su dinamiche pull in cui siamo noi, inconsciamente, a percepire quella informazione pur tuttavia non avendola cercata.

    – costante, in riferimento all’effetto sui clienti: noia, tanta noia. è difficile poi, soprattutto su internet, che l’utente clicchi sul bannerino pubblicitario, sia perchè ti si aprirano 100 pop-up ed ognuno dei quali causerà una bestemmia, e sia perchè sono spesso e volentieri immondizia di pubblicità, peggio del peggiore spam di caracas 🙂

  • Luigi Centenaro

    23 gennaio 2010 at 13:14 Rispondi

    Fantastica la segnalazione della pagina sui volantini creativi!
    Comunque interessante la tua domanda: “sarà stato mica un colpo di genio per attirare attenzionalità?” In epche di assuefazione l’insolito diventa innovativo…

    • Doctor Brand

      24 gennaio 2010 at 16:31 Rispondi

      Scommettiamo Luigi che prima o poi qualcuno lo farà (se non è già stato fatto)???

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