Le 3 C del branding 2.0
26 novembre 2009
In
Digital Branding
Un modo facile per fissare alcuni concetti chiave è quello di radunarli attorno a parole che incomincino per la stessa lettera. Nel brand marketing influenzato dai social media la parola chiave è CONVERSAZIONE: attorno a questo vocabolo nascono “Le 3 C del branding 2.0“.
Conversatore: il brand 2.0 dialoga, parla, si relaziona sempre e comunque con il proprio pubblico, con gli stakeholder e con i sostenitori; è pronto a gestire critiche e crisi improvvise.
Conversato: che vi piaccia o no le persone stanno già parlando di voi e della vostra marca. Se siete bravi il passaparola vi farà volare in alto, se siete cattivi distruggerà la vostra image e reputation. Quale strumento migliore/veritiero di ascolto e di feedback? Badate bene, gratuito! Potete disdire focus group costosissimi e survey online-telefoniche che ottengono solo risposte false, come i soldi del monopoli.
Conversabile: la marca deve offrire piattaforme partecipative “ufficiali”; community, presenza sui social, strumenti di incontro, eventi on e off line. Il touchpoint è inevitabile, per cui forza e coraggio: con una buona pianificazione, con le professionalità e con tanta passione i risultati arriveranno [sempre nel medio/lungo periodo]!
Mi fa piacere se scarichi e condividi la slide:
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Upgrade del 22/02/2010
Pubblicato l’articolo “Branding 2.0 Il rapporto post-moderno tra la marca e le persone” su Brandforum.it
E’ possibile anche scaricare il PDF qui:
Branding 2.0
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