I provini del Grande Fratello e Il nido del cuculo


Conosci “Il nido del cuculo“? [Se la risposta è “No” devi rimediare…velocemente! Inizia dalla fan page :)] Ieri sera, tra un doppiaggio e l’altro in livornese, Paolino Ruffini criticava la falsità dei personaggi presenti nei reality show come il Grande Fratello.
Condivido pienamente e rilancio con la pochezza dei contenuti televisivi, ma qui mi fermo perchè si aprirebbe un mondo da analizzare. Tornando invece al GF, confesso di aver seguito le prime edizioni ma soprattutto seguivo i provini: personaggi assurdi si alternano a aspiranti veline. La situazione non è evidentemente cambiata nell’edizione decennale. Alza l’audio e fatti una risata (grazie Margareth per il link)!
Questi e altri video nel mio canale Youtube.

Jacopo Pasquini

Consulente e docente di marketing e comunicazione digitale, specializzato in Web Marketing e UX Design. Ho iniziato a navigare su Internet nel 1997 con un modem 56k, oggi lavoro come freelance per aziende, agenzie, università.

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4 Comments
  • Lorenzo Razzauti

    4 novembre 2009 at 11:57 Rispondi

    Penso che un personaggio come Paolo Ruffini, che è intervenuto di fronte a Piero Fassino inneggiando circa la necessità di fare "la politica PBP – potta, bùo di ulo e ponci", affermando che "la politica si fa al bar dopo un panino e un fiasco del vino", abbia ben poco da criticare la pochezza del sistema mediatico.Mi ricordo ancora come cercò, in modo a dir poco disonesto, di far passare il suo come il pensiero del giovane livornese medio, suscitando peraltro lo sdegno di molti ragazzi che gli risposero sul Tirreno.Paolo Ruffini, d'altronde è nient'altro che una puttana del sistema mediatico che tanto critica per convenienza: chi di non l'ha visto nei film vanziniani, così utili per aumentare le sue finanze?Il suo intervento, d'altronde, appare ancora più ipocrita se consideriamo che lui per primo si è servito del media per veicolare contenuti piuttosto triviali, volgari e non certo culturalmente più edificanti di quelli proposti dal Grande Fratello, peraltro marciando sull'ormai inflazionato concetto di Livorno come città della bestemmia e della parolaccia, senza rispetto per la sua storia e per i suoi meriti.D'altrocanto si sa, da buon livornese medio, deve mostra di essere un sinistroide intellettuale metropolitano, a questo proposito, dunque, criticare il GF non guasta mai.

  • Lorenzo Razzauti

    4 novembre 2009 at 12:00 Rispondi

    abbasso Paolo Ruffini, dunque, e viva le tette di Cristina Dal Basso e gli strafalcioni grammaticali degli scartati: sono senz'altro intellettualmente più onesti.

  • Jacopo

    4 novembre 2009 at 13:04 Rispondi

    Ciao Lore, mi sembra di leggere tra le righe dei tuoi commenti una leggerissima e poco esplicita antipatia verso il tuo concittadino livornese… 🙂

  • Lorenzo Razzauti

    4 novembre 2009 at 15:43 Rispondi

    No, non mi è mai piaciuto: lo trovo un buzzurro qualunquista ed opportunista che gioca a fare l'intellettualmente impegnato per immagine, denigrando la sua stessa città solamente per riempirsi il portafoglio.La cosa che più mi dà fastidio è che vuole farsi passare come il prototipo del livornese standard, io invece sono fiero di affermare che i livornesi non sono tutti dei bestemmiatori analfabeti, grazie a dio, ma abbiamo avuto anche personaggi come Amedeo Modigliani, Piero Ciampi e così via.Personaggi dei quali oggi non si parla perchè sembra quasi ci si debba vergognare del fatto che Livorno, ormai venduta alle cronache come la città del moccolo, possa aver avuto una storia fatta anche di cultura, arte e poesia.Io proseguo nel dire che il Vernacoliere prima e Paolino poi hanno umiliato la mia città e, da discendente di un poeta vernacolare che in dialetto ha composto intere raccolte di poesie, mi sento offeso.

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