Televideo, Mediavideo e il regno oscuro della pubblicità tabellare

Ebbene si, lo confesso. La mia è teletext-attraction!

Questo simpatico mezzo di comunicazione retrò mi affascina da sempre per tutti i suoi colori pastello, per le query semantiche di ricerca, per la messa in pagina interattiva e soprattutto per la creatività nei messaggi di advertsing (tipicamente inserzioni di maghi, cartomanti, gioco del lotto, agenzie di viaggi e finanziarie).

E allora mi chiedo: nella “social media era” conviene ancora comprarci un pò di pubblicità? Dipende dal punto di vista, ma consiglierei in ogni caso una visita oculistica preventiva.

Jacopo Pasquini

Consulente e docente di marketing e comunicazione digitale, specializzato in Web Marketing e UX Design. Ho iniziato a navigare su Internet nel 1997 con un modem 56k, oggi lavoro come freelance per aziende, agenzie, università.

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2 Comments
  • Angelo

    27 luglio 2010 at 13:44 Rispondi

    E l’attesa infinita per le pagine multiple della rassegna stampa (pagina 801) o quella meno snervante nello scoprire i programmi della serata (505 :D)?

    P.S. Ho trovato questo post nel mio Reader poco prima di quello che presentava la nuova funzione di scrolling introdotta per la ricerca immagini su G.: Televideo vs. Google Images 0 – ∞.

    • Doctor Brand

      27 luglio 2010 at 21:37 Rispondi

      Ahahaha, ottimo Angelo!
      E pensare che ci sono un sacco di applicazioni Televideo sia per iPhone che per iPad…

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